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Mal di Schiena: cause e rimedi

Cosa mette a rischio la tua colonna vertebrale? Le cause del mal di schiena e i rimedi più efficaci

In quest’articolo andiamo ad indagare quelli che vengono definiti “I FATTORI CONTRIBUENTI” del mal di schiena, ossia quelle caratteristiche che danno ad una persona maggiore probabilità di sviluppare problemi alla colonna vertebrale.

Se non mi conosci io sono Massimiliano Magni, sono un fisioterapista e sono il coFondatore del Network Rihabilita una rete di centri nel Lazio specializzati in Fisioterapia e Osteopatia.

Le nostre strutture dal 2021, per l’alta competenza dei professionisti che collaborano con noi, sono state selezionate dall’Università Sapienza di Roma come sede di tirocinio per gli studenti della facoltà di fisioterapia.

(E’ un onore per noi aiutare a crescere i fisioterapisti del futuro!)

Ma ora entriamo nel vivo del discorso… cause e rimedi efficaci per il mal di schiena!

Sebbene chiunque possa sviluppare una lombalgia, a prescindere dell’attuale stato di  salute o dalle circostanze, la ricerca scientifica ha scoperto che alcune condizioni o attività sono possibili fattori di rischio.

Alcuni di questi fattori sono immutabili, altri al contrario li puoi cambiare e gestire al meglio.

In ogni caso conoscerli e riconoscerli ti può indicare la strada che puoi intraprendere per migliorare la salute della tua schiena e potenzialmente ridurre il rischio di soffrire di lombalgia.

Fattori di rischio che non puoi cambiare

I fattori di rischio che sfuggono al tuo controllo riguardano l’età, il sesso e la tua storia familiare.

Età.

Anche se il mal di schiena possa colpire le persone in qualsiasi momento della vita, è più comune nella mezza età.

E’ legato al fatto che si verificano cambiamenti nelle ossa e nelle articolazioni della schiena, anche se non hai mai subito un infortunio.

I dischi intervertebrali, le strutture che fungono da “ammortizzatori” tra le ossa della colonna vertebrale, tendono a consumarsi e perdono la loro capacità di assorbire le forze trasmesse lungo la spina. L’usura di questi dischi può causare dolore.

Nella mezza età la degenerazione dei dischi e la formazione delle cosi dette ernie del disco possono far scaturire il dolore da compressione delle radici nervose, la situazione più comune è la sciatalgia, per la pressione sul nervo sciatico.

Più tardi nella vita, possono manifestarsi problemi legati alla densità ossea: ad esempio, l’osteoporosi può colpire le ossa della colonna vertebrale e le vertebre si possono fratturare. Queste fratture sono a volte molto dolorose.

Un altro problema che invece emerge dopo i 60 anni di età è la stenosi spinale, in cui il canale spinale si restringe e preme sui nervi.

Sesso.

Gli studi suggeriscono che il mal di schiena affligge gli uomini e le donne più o meno in egual misura, anche se con l’età tende a diventare più comune nelle donne.

Diciamo che al sesso possono essere legati diversi tipi di mal di schiena.

Lascia che mi spieghi.…

Nelle società industrializzate occidentali, gli uomini sono più inclini a soffrire di problemi al disco, ed è più probabile che finiscano per sottoporsi ad un intervento chirurgico per problemi alla schiena.

Queste differenze possono riflettere il fatto che più uomini che donne lavorano in lavori che implicano sollevamento, spinta e trazione pesanti.

D’altra parte, molte donne al contrario sperimentano il dolore causato dalla gravidanza. Il mal di schiena è comune durante la gravidanza, in particolare durante l’ultimo trimestre:

Diversi fattori probabilmente contribuiscono a questo:

i legamenti normalmente si allentano durante il terzo trimestre, i muscoli addominali si allungano e si indeboliscono; anche portare il peso del bambino e il parto stesso stressano molto la schiena.

Dopo il parto, prendersi cura di un neonato o di un bambino piccolo sovraccarica ulteriormente la parte bassa della colonna e la lombalgia può diventare cronica.

Sempre rispetto alla donna ci sono le cause legate alla menopausa:

perché l’osteoporosi è più diffusa nel gentil sesso e di conseguenza c’è un rischio di fratture vertebrali e dolore molto forte.

Le donne per statistica hanno anche maggiori probabilità di sviluppare spondilolistesi in cui una vertebra scorre in avanti rispetto a quella sottostante.

La Storia famigliare.

L’ereditarietà sembra svolgere un ruolo in alcuni tipi di mal di schiena. Ciò può dipendere dal fatto che si può ereditare la composizione chimica dei dischi che li rende più inclini a rompersi nel tempo.

Altre due condizioni della schiena che tendono ad avere una certa ereditarietà sono la spondilite anchilosante e la spondilolistesi.

Fattori di rischio che puoi cambiare

Il Lavoro:

Anche se non puoi cambiare i tuoi geni, il sesso o età, può cambiare il tuo stile di vita in modo di ridurre il rischio di mal di schiena:

alcuni lavori e attività mettono sotto pressione la colonna vertebrale . Le persone che passano molte ore in automobile e su altri mezzi di trasposto espongono la schiena ad una posizione seduta prolungata e allo stress delle vibrazioni.

Il lavoro d’ufficio può creare gravi danni alla zona lombare in breve tempo e a prescindere dall’età.

Diverse altre attività legate al lavoro aumentano la probabilità di futuri problemi alla schiena:

• sollevamento o movimenti forzati come tirare e spingere

• frequenti piegamenti o torsioni della schiena

• sforzo fisico eccessivo

• mantenere la stessa posizione per lunghi periodi

• modelli di movimento ripetitivi

• esposizione prolungata alle vibrazioni.

Fumare.

I fumatori sono a maggior rischio di lombalgia, sembra sia legato al fatto che il fumo danneggia i vasi sanguigni che portano i nutrienti alla colonna vertebrale.

I fumatori sono anche più a rischio di sviluppare il mal di schiena cronico.

Uno studio negli Stati Uniti ha riscontrato che il 36,9% degli attuali fumatori dice di soffrire di mal di schiena, rispetto al 23,5% dei non fumatori.

Peso.

Essere in sovrappeso ti mette a rischio soprattutto di soffrire di recidive se hai già avuto episodi di mal di schiena.

Le ragioni non sono chiare, ma molto probabilmente è legato al fatto che chi è sovrappeso di solito svolge anche poca attività fisica e quindi ha una scarsa tenuta muscolare.

In ogni caso il peso in eccesso grava sulla colonna vertebrale tutto il giorno e questo non è di certo salutare.

LA POSTURA…

“Stai dritto!”

“Mettiti seduto composto!”

“Dritto con la schiena!”

Chissà quante volte i tuoi genitori ti hanno urlato questa frase o l’hai gridata ai tuoi figli.

Nonostante questo tipo di ammonimento gli esperti ora concordano sul fatto che, nella maggior parte dei casi, la postura da sola non ti predispone al mal di schiena né ti protegge da esso.

Sprofondare sulla sedia non sembra avere molto effetto sulla salute di base della colonna vertebrale, ma prima di farlo ricorda che una cattiva postura può peggiorare il dolore esistente.

Al contrario migliorare la POSTURA del tuo corpo può aiutarti ad alleviare i sintomi e prevenire le riacutizzazioni.

Essere fuori forma è il motivo più ricorrente per cui le persone hanno attacchi ricorrenti di mal di schiena.

Fattori psicologici.

Lo stress, l’ansia e le emozioni negative sono stati tutti collegati a una maggiore probabilità di sviluppare mal di schiena.

Le ragioni di questo sono collegate ad almeno due aspetti:

il primo è che il nostro organismo quando si sente sotto pressione tende a produrre ormoni che aumentano la frequenza cardiaca ed il tono muscolare; se questo aumento di tono è permanente è probabile che s’instaurino sul corpo vere e proprie contratture muscolari e possono essere molto dolorose.

L’altra ragione potrebbe risiedere nel fatto che il dolore cronico e gli stati depressivi condividono alcune delle stesse caratteristiche biochimiche:

squilibri nei neurotrasmettitori come la serotonina e la noradrenalina, per esempio, giocano un ruolo nei disturbi dell’umore come la depressione e sono anche coinvolti nella produzione della sensazione di dolore.

Questo potrebbe spiegare perché le persone che soffrono di depressione tendono a provare dolore più forte e di più lunga durata rispetto ad altre persone.

Anche l’ansia può sensibilizzarti al dolore, facendoti sentire peggio.

Così come il sonno disturbato, che spesso accompagna depressione e ansia, può aumentare la percezione del dolore alla schiena.

I fattori psicologici sembrano essere particolarmente importanti nel determinare se un attacco di mal di schiena lo farà diventare un problema cronico.

Le persone con il mal di schiena cronico (più di 3 mesi) hanno tre volte di più la probabilità di essere depresse e spesso di soffrire di ansia, stress e disturbi del sonno.

Fortunatamente puoi affrontare le influenze psicologiche sul mal di schiena con l’aiuto di uno psicoterapeuta che ti aiuta a riconoscere pensieri, comportamenti e sentimenti negativi e a rispondere in modo più positivo.

Inoltre è fondamentale mantenere un atteggiamento attivo, perché può motivarti ad avviare un percorso riabilitativo e ad attenerti ad un programma di allenamento fisico per scongiurare futuri episodi di mal di schiena.

RIMEDI MAL DI SCHIENA

Quale che sia la tua storia e i fattori contribuenti che ti caratterizzano la ricerca scientifica è molto chiara rispetto a quali sono le strategie più efficaci in caso di dolore lombare:

Nel 95% dei casi la lombalgia e la lombosciatalgia non sono affatto pericolose e vanno gestite con un efficace piano riabilitativo e contemporaneamente con un lavoro importante sullo stile di vita (agisci sui fattori contribuenti che puoi modificare: fai attività fisica, scendi di peso, riduci lo stress, etc etc)

In rarissimi casi è necessario sottoporre il problema ad uno specialista per prendere in considerazione l’approccio chirurgico.

Le linee guida internazionali in quest’ambito sono molto chiare e sottolineano come il mal di schiena va’ operato solamente in 3 casi:

  • Dolore lancinante per 3 mesi che non si calma in alcun modo (farmaci e fisioterapia).
  • Danno severo ad una radice nervosa con il rischio di perdere la funzionalità di una gamba.
  • Sindrome della Cauda Equina, una condizione patologica caratterizzata dal respingimento del plesso lombare e tra i sintomi più rilevanti c’è la perdita del controllo degli sfinteri (non riesci a trattenere pipì e popò).

 

In ultima analisi, sebbene la maggior parte dei mal di schiena non sia pericolosa, è importante riconoscere le così dette “bandiere rosse”, ossia quelle situazioni che richiedono sempre cure mediche urgenti:

 

  • debolezza alle gambe che si manifesta improvvisamente o peggiora progressivamente
  • mal di schiena che si manifesta contemporaneamente alla febbre
  • perdita del controllo dell’intestino o della vescica
  • intorpidimento all’inguine o alla zona anale
  • dolore che peggiora nel tempo invece di migliorare

Una volta che queste sono state escluse, un percorso di cura effettuato da un team di specialisti può essere d’aiuto:

se sei vicino ad uno dei nostri centri contattaci per seguire il percorso di cura “Soluzione Mal di Schiena”, il nostro protocollo specifico per chi ha tra i 30 e i 60 anni e vuole recuperare la salute e il benessere della colonna in modo naturale senza chirurgia e senza abusare di farmaci.

Se vuoi saperne di più digita qui:

www.soluzionemaldischiena.it

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