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La Fascite Plantare: Sintomi, cause e tempi di recupero

La Fascite Plantare: di cosa si tratta?

La fascite plantare è un’infiammazione della fascia plantare, una fascia fibrosa di tessuto sulla pianta del piede che sostiene l’arco plantare. Chi ne soffre avverte un dolore spesso invalidante perché non gli permette di svolgere molte attività di vita quotidiana.

Solitamente si arriva ad una condizione di fascite plantare quando c’è tanta tensione sulla fascia stessa oppure se ha subito un sovraccarico di lavoro eccessivo.

Queste due situazioni generano delle piccole lesioni nelle fibre della fascia, soprattutto vicino al calcagno dove le trazioni sono maggiori.

Ma voglio darti subito una buona notizia: nel 90% dei casi, se curata da professionisti competenti se ne esce senza problemi in poche settimane.

Intanto lascia che mi presenti…..

Mi chiamo Massimiliano Magni, sono un fisioterapista e da anni aiuto pazienti con dolori neuro – muscolo – scheletrici, lo faccio insieme agli oltre 40 professionisti del Network Rihabilita, una rete di centri nel Lazio specializzati in Fisioterapia, Osteopatia e Medicina Riabilitativa.

Negli anni ci siamo focalizzati in percorsi di cura naturali, perché siamo contrari sia all’abuso di farmaci che alla chirurgia come prima soluzione!

Dal 2021 le nostre strutture, per l’alta competenza dei nostri professionisti, sono state selezionate dall’Università Sapienza di Roma come sede di tirocinio per gli studenti in fisioterapia.

Ma veniamo all’argomento di oggi…. LA FASCITE PLANTARE

Le Cause della Fascite Plantare

La fascite plantare è più frequente nelle persone sovrappeso e nelle donne in gravidanza. E’ stato notato che è più comune nelle persone con diabete, sebbene la ragione esatta di ciò sia ancora un mistero.

La fascite plantare può insorgere anche praticando sport che sovraccaricano la fascia, come il calcio, la pallavolo, la corsa i il tennis.

Di frequente le scarpe usurate o non idonee possono contribuire al problema se non forniscono un supporto sufficiente all’arco plantare, al tallone o se hanno una flessibilità ridotta della suola.

I Sintomi della Fascite Plantare

I sintomi della fascite plantare possono insorgere in due modi, o un dolore improvviso nella zona della fascia plantare vicino al calcagno, oppure in maniera graduale, un fastidio che nel tempo si trasforma in dolore.

E’ frequente in tutti i pazienti un dolore intenso al tallone durante i primi passi mattutini che si attenua nell’arco di pochi minuti e che torna ad essere forte verso sera, soprattutto se il paziente ha caricato molto sul piede.

Quando i sintomi si manifestano gradualmente, la situazione può essere più “subdola”, perché il tempo mette in atto una serie di compensi per seguitare a funzionare senza dolore, ad esempio potresti accorciare il pazzo o anche modificare il tuo appoggio plantare. Questa cosa generalmente rende i tempi di recupero più lunghi

Diagnosi di Fascite Plantare

Un professionista sanitario già con una visita attenta ti può dire se il tuo dolore è causato da una farcite plantare. Cerca di essere molto attento nel raccontargli i tuoi sintomi:

  1. Hai i classici dolori al primo passo alla mattina? 
  2. Hai recentemente intensificato il tuo allenamento o cambiato le scarpe con le quali ti alleni?
  3. Il tuo peso è aumentato?

In caso di dubbi il medico potrebbe prescriverti una radiografia del piede o una semplice ecografia, anche per valutare la presenza di una spina calcaneare.

Fascite Plantare: I Tempi di Recupero

Un trattamento appropriato, svolto da professionisti competenti può richiedere dalle 4 alle 7 settimane di lavoro per una riduzione del dolore rilevante. Se il paziente è cronico occorrono mesi affinché il dolore arrivi a zero.

Si può prevenire la fascite plantare?

Sono molto onesto e ti dico che il RISCHIO ZERO non esiste. Sicuramente può essere utile mantenere un peso corporeo appropriato, fare riscaldamento in modo adeguato quando si pratica sport e scegliere scarpe che supportino l’arco plantare.

Non trascurare, soprattutto se sei uno sportivo, di fare esercizi di stretching del piede e di tutta la catena posteriore e sarebbe buona abitudine almeno una volta al mese fare un massaggio di scarico di tutta la muscolatura delle gambe.

Fascite Plantare Rimedi Efficaci

Noi dei centri del Network Rihabilita, il linea con le linee guida internazionali proponiamo di solito un percorso di cura che va dalle 4 alle 7 settimane.

Il protocollo di lavoro prevede solitamente terapia con onde d’urto, terapia manuale e laser terapia, il tutto abbinato ad esercizi di stretching.

Diamo al paziente esercizi da fare a casa quotidianamente che sono di supporto alla terapia e se eseguiti con diligenza ci permettono di diminuire i tempi di recupero.

Se l’atleta è professionista o comunque ha la necessità di non perdere le capacità cardiovascolari nel periodo  in cui non può praticare il suo sport lo indirizziamo verso il nuoto o la bicicletta; due attività che gli permettono di allenarsi senza sovraccaricare la fascia plantare.

Può essere utile in fase acuta evitare di camminare scalzi e, ma solo su suggerimento di un professionista sanitario, può essere utile mettere un rialzo sotto il tallone, perché riduce la tensione sulla fascia plantare.

Ti faccio anche una carrellata sui farmaci, ricordandoti però che sono assolutamente di competenza medica e che quindi è bene evitare il fai da te:

Spesso vengono prescritti Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o il paracetamolo per il dolore. Il medico può iniettare farmaci corticosteroidi nell’area dolorante

Se l’approccio conservativo fallisce, il medico può suggerire un intervento chirurgico, ma ti assicuro che personalmente in 15 anni di carriera non mi è mai capitato e penso di aver trattato centinaia di fascisti plantari.

Fascite Plantare Esercizi

Sono tante le persone che cercano su internet esercizi utili per la farcite plantare.  Sono molteplici quelli che ti possono aiutare, come lo stretching della fascia plantare, lo stretching dei muscoli del polpaccio.

Possono essere utili anche tecniche di automassaggio della volta plantare con una pallina da tennis o da golf. Ma prima di addentrarti in questi “percorsi fai da te” ti consiglio di consultarti con un professionista della salute e di farti seguire per il tempo necessario.

Un ulteriore piccolo Consiglio

Non aspettare che cronicizzi! Tutti i disturbi quando superano i 3 mesi di vita diventano di più difficile gestione. Quindi se ti sei riconosciuto nell’articolo che hai appena letto non perdere tempo!

Se non sai da dove partire ti ricordo che noi del Network Rihabilita diamo la possibilità a chi lo desidera di fare un consulto gratuito con un fisioterapista responsabile di strutture, lo scopo è quello di capire la causa che genera il disturbo e indirizzarti velocemente verso il percorso di cura più efficace.

Rihabilita Consulto Fisioterapico Gratuito

Per Approfondimenti....

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