Protrusione Discale
Sono tanti oramai i pazienti che si recano nei nostri studi dicendo “ho una protrusione! Cosa devo fare?”. E’ sicuramente un problema molto frequente e può coinvolgere sia la zona lombare che quella cervicale e allora cerchiamo di analizzare l’argomento e capire come affrontarlo al meglio.
Intanto lascia che mi presenti…..
Mi chiamo Massimiliano Magni, sono un fisioterapista e da anni aiuto pazienti con dolori neuro – muscolo – scheletrici, lo faccio insieme agli oltre 40 professionisti del Network Rihabilita, una rete di centri nel Lazio specializzati in Fisioterapia, Osteopatia e Medicina Riabilitativa.
Negli anni ci siamo focalizzati in percorsi di cura naturali, perché siamo contrari sia all’abuso di farmaci che alla chirurgia come prima soluzione!
Dal 2021 le nostre strutture, per l’alta competenza dei nostri professionisti, sono state selezionate dall’Università Sapienza di Roma come sede di tirocinio per gli studenti in fisioterapia.
Ma veniamo all’argomento di oggi…. LA PROTRUSIONE
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COSA E’ LA PROTRUSIONE DISCALE
La colonna vertebrale è costituita da 33/34 vertebre impilate una sopra l’altra e separate dai cosiddetti dischi intervertebrali.
Questi dischi sono formati da due parti: un nucleo polposo centrale, costituito prevalentemente di acqua e un anulus fibroso, che, come dice il nome stesso, è costituito da tessuto fibroso.
Lo scopo dei dischi è quello di assorbire i carichi che la nostra colonna vertebrale subisce nell’arco della giornata.
La protrusione discale è una condizione caratterizzata dalla deformazione dello strato più esterno del disco intervertebrale.
Guardando la Risonanza Magnetica il disco coinvolto risulta schiacciato e fuori asse rispetto agli altri dischi sani della colonna.
La protrusione discale rientra nell’elenco delle discopatie – ossia le patologie del disco intervertebrale – e, se trascurata, in poco tempo può essere il preludio ad una più severa ernia del disco.
Con l’ernia del disco c’è la fuoriuscita, dalla sua sede naturale, del nucleo polposo contenuto all’interno del disco intervertebrale e, come è facile immaginare, di solito la sintomatologia è molto più forte e i rischi più elevati.
LE CAUSE DELLE PROTRUSIONI DISCALI
Sicuramente la causa principale delle protrusioni discali è l’invecchiamento. Con il passare degli anni i dischi perdono la loro idratazione e capacità di assorbimento ed è più facile che incorrano in questi disturbi.
A questa causa possiamo aggiungere sicuramente le posture sbagliate, i movimenti ripetuti, la poca attività fisica e l’eccesso di peso.
E ovviamente non dimentichiamo i traumi: qualsiasi incidente che coinvolge la colonna vertebrale può essere causa di una protrusione o di un ernia.
I SINTOMI DELLE PROTRUSIONI DISCALI
Intanto vorrei precisare che non sempre le protrusioni sono sintomatiche, al contrario esistono tantissime persone che hanno queste alterazioni della colonna ma stanno bene. Infatti la zona diventa sintomatica quando la protrusione irrita una radice nervosa.
In questi casi i sintomi sono abbastanza ricorrenti:
- Dolore Localizzato nella fascia Lombare, situato laddove risiede il disco intervertebrale deformato.
- Rigidità e Intorpidimento: a livello degli arti inferiori o a livello della parte superiore del corpo (braccia, mani, collo, testa);
- Formicolio agli arti inferiori o a carico della parte superiore del corpo (braccia, mani, collo, testa;
- Debolezza muscolare laddove giungono le diramazioni nervose dei nervi spinali compressi;
- Sciatica, ossia l’infiammazione del nervo sciatico. Ha luogo quando la protrusione discale riguarda le radici spinali del nervo sciatico;
- Brachialgia, se le compressioni riguardano le radici nervose della cervicale
LA DIAGNOSI DI PROTRUSIONE DISCALE
Per avere la diagnosi certa di protrusione è necessaria una Risonanza Magnetica, ovviamente già la visita di un bravo clinico può dare indicazioni molto precise per capire come affrontare il problema.
PROTRUSIONE DISCALE L4 L5
Sicuramente la zona della colonna vertebrale più soggetta a protrusioni è quella lombare perché è quella che supporta la maggior parte dei carichi. Proprio per questo motivo le protrusioni discali l4 l5 e l5 s1 sono quelle più frequenti.
PROTRUSIONE DISCALE: BISOGNA OPERARSI?
Per la protrusione valgono le stesse regole dell’ernia del disco e, partendo dal presupposto che se inizi a fare il giro dei medici prima o poi qualcuno che ti opera lo trovi, le linee guida internazionali sono molto chiare:
il mal di schiena si opera solamente in 3 casi:
- Dolore lancinante per più di 3 mesi che non passa attraverso nessun approccio conservativo
- Compressione severa del nervo con il rischio di perdere la funzionalità
- Sindrome della Cauda Equina
Anche perché i dati sulla chirurgia per mal di schiena non sono molto incoraggianti:
fino al 40% fallisce, si parla di Fayled Back Surgery Syndrom.
Venendo alla protrusione discale in più del 90% dei casi un percorso di cura conservativo (farmacologico, fisioterapia/osteopatia) se svolto da professionisti competenti e specializzati nella riabilitazione della colonna vertebrale è risolutivo.
Successivamente per evitare le recidive è bene fare attenzione al peso e mantenere il corpo in salute attraverso un adeguato esercizio fisico e controllo della postura.
Se ti trovi nella situazione appena descritta, non sai da dove partire e sei vicino ad uno dei nostri centri puoi fare un Consulto Fisioterapico di mezz’ora con i fisioterapisti responsabili delle nostre strutture.
Lo scopo è proprio quello d’indirizzarti verso il professionista più idoneo a gestire il tuo problema.
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