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Schiena Rigida e Indolenzita al Mattino

Schiena rigida al mattino: cause e soluzioni efficaci

Sono almeno venti anni che al mattino sento dire da mio padre “Mamma mia! Mi sembra che questa notte mi hanno ammazzato di botte!”

Diciamo che è il suo modo, un po’ colorito, per dire che al mattino si sveglia con la schiena rigida e indolenzita.

In quest’articolo vedremo le cause, i fattori contribuenti e le soluzioni più efficaci, per te e per papà!

Intanto se non mi conosci…..

io sono Massimiliano Magni, sono un fisioterapista e sono il coFondatore del Network Rihabilita una rete di centri nel Lazio specializzati in Fisioterapia e Osteopatia.

Le nostre strutture dal 2021, per l’alta competenza dei professionisti che collaborano con noi, sono state selezionate dall’Università Sapienza di Roma come sede di tirocinio per gli studenti della facoltà di fisioterapia.

(E’ un onore per noi aiutare a crescere i fisioterapisti del futuro!)

Ma ora entriamo nel vivo dell’argomento di quest’articolo e troviamo una soluzione a questo disturbo!

Non ti va di leggere? Guarda il video...

Schiena rigida al mattino: le cause

La rigidità della zona lombare al risveglio è forse uno dei primi segni dell’età che avanza e del deterioramento del nostro corpo.

A partire dai 30 anni di età ci sono 2 strutture della colonna, soprattutto nella zona lombare, che subiscono i danni dell’usura e sono i dischi intervertebrali e le faccette articolari.

I disci intervertebrali sono i famosi cuscinetti che si trovano tra una vertebra e l’altra e hanno lo scopo principale di assorbire i carichi che arrivano sulla schiena.

Sono composti da due parti distinte: una parte centrale, il nucleo polposo, formata da una sostanza gelatinosa costituita per oltre l’88% di acqua; una parte anulare esterna, l’anello fibroso, caratterizzata da strutture fibro-cartilaginee disposte in strati concentrici attorno al nucleo centrale.

Il tempo e l’utilizzo tendono a disidratarli e quindi a ridurne lo spessore; questo è uno dei fenomeni che può essere causa della rigidità lombare. Tra le altre cose man mano che i dischi perdono di spessore aumenta la pressione sulle faccette articolari creando un vero e proprio circolo vizioso, vediamo di cosa si tratta.

Le faccette articolari posteriori hanno lo scopo di stabilizzare la colonna e allo stesso tempo di permetterne il movimento. Come in tutte le articolazioni del nostro corpo tra i due capi articolari c’è la cartilagine che permette un movimento fluido e non doloroso.

Con il passare degli anni l’artrosi, che altro non è che il consumarsi di questa cartilagine, rende più farraginoso il movimento delle nostre vertebre e questa cosa si accentua molto al mattino.

Che cosa diminuisce nel nostro corpo con l’usura di dischi e faccette articolari?

Devi sapere che quando ti muovi, qualsiasi spostamento in realtà è composto da due movimenti: il movimento fisiologico e il movimento accessorio.

Lascia che mi spieghi meglio…

Alzare un braccio, ruotare la testa, piegarti per allacciare le scarpe sono tutti movimenti attivi che tu spontaneamente puoi decidere di fare in qualsiasi momento.

Ora, mentre tu compi qualsiasi di questi movimenti all’interno del tuo corpo, avvengono contemporaneamente i cosiddetti Movimenti Accessori, ossia nelle articolazioni coinvolte dal movimento fisiologico in questione ci sono dei piccoli scivolamenti che rendono il movimento completo, fluido e armonioso.

Quando spiego in studio questo meccanismo ai miei pazienti uso sempre la metafora dell’orologio e allora ne approfitto e la uso anche con te:

Le lancette dell’orologio rappresentano il movimento attivo del nostro corpo: camminare, correre, allacciare il reggiseno.

Al suo interno l’orologio possiede quelli che noi chiamiamo ingranaggi, così il nostro corpo ha le articolazioni che fanno dei micromovimenti, proprio come le “rotelline” che compongono gli ingranaggi di un orologio.

Cosa succede quando gli ingranaggi di un orologio si usurano, si arrugginiscono o comunque non funzionano bene?

Che l’orologio non segna più l’ora esatta e alcune volte si ferma proprio.

La stessa cosa avviene nelle nostre articolazioni: quando la mobilità accessoria delle articolazioni tende a peggiorare, come nell’artrosi delle faccette articolari e nella disidratazione dei dischi intervertebrali ciò che ne risente è il movimento accessorio, ed ecco che la mattina papà si sveglia con la schiena “come se lo avessero preso a mazzate tutta la notte!”

Si questa è un’altra espressione colorita che usa spesso!

Ora tu mi dirai…

“Ok max tutto chiaro ma almeno l’orologio si può portare in manutenzione e un bravo tecnico può lubrificare gli ingranaggi e restituirgli la sua capacità di segnare l’ora esatta, ma come la mettiamo con gli ingranaggi della mia schiena?”

E se ti dicessi che si può fare qualcosa?

COSA FARE PER LA SCHIENA RIGIDA AL MATTINO?

Intanto è bene che tu ti occupi in prima persona e attivamente del movimento fisiologico. Come puoi farlo?

Facendo attività fisica! Almeno 3 giorni a settimana impegna il tuo corpo in allenamenti che siano in linea con il tuo stato attuale di forma e se possibile nel tempo cerca di migliorarlo.

E per i Movimenti Accessori?

Qui ti può aiutare un bravo fisioterapista specializzato in terapia manuale ortopedica, infatti esistono delle tecniche chiamate P.A.I.M.s (passive accessory intervertebral moviment) che servono proprio a migliorare il movimento accessorio tra le vertebre che compongono la tua schiena.

Se la situazione la prendi in tempo, dopo una prima fase iniziale, il più delle volte sono sufficienti 5/6 sedute l’anno di mantenimento!

Quindi se la mattina inizi a sentire che la tua zona lombare è rigida e indolenzita, non perdere tempo, non aspettare che sia troppo tardi, se sei vicino ad uno dei nostri centri chiamaci per un CONSULTO GRATUITO con uno dei fisioterapisti responsabile di struttura e valutiamo insieme come aiutarti per restituire alla tua schiena sin dal mattino fluidità di movimento, forza e resistenza, ti aspettiamo in studio!

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