blog rihabilita, home, Medicina Specialistica, News, Nutrizionista Aprilia, Rihabilita, Salute e Benessere

Dieta Chetogenica: una terapia o una moda?

DIETA CHETOGENICA

Come tutte le mode la dieta chetogenica è al centro di molti dibattiti, non solo in ambito nutrizionale, dove sempre maggiore è la richiesta di tale programma alimentare agli specialisti, da parte dei pazienti, ma anche sui social e sui media.

Intanto se non mi conosci lascia che mi presenti…

Sono la Dott.ssa Ilenia Tolomeo, biologa nutrizionista, laureata sia in scienze della nutrizione umana che in scienze motorie, iscritta all’ordine nazionale dei biologi.

Elaboro piani nutrizionali personalizzati per adulti, adolescenti e bambini e per coloro che si trovano in condizioni fisiologiche particolari o in condizioni patologiche accertate, con lo scopo di insegnare un’educazione alimentare e uno stile di vita sano, equilibrato e duraturo nel tempo.

Eseguo interventi nutrizionali mirati per: sovrappeso, obesità e magrezza; patologie metaboliche e cardiovascolari; gravidanza, allattamento, menopausa e terza età; infanzia ed adolescenza; attività sportiva; allergie ed intolleranze diagnosticate.

Ma veniamo all’argomento di oggi… LA DIETA CHETOGENICA,

Generalmente, le persone normopeso ricorrono a questa dieta per perdere velocemente alcuni chili in vista di occasioni particolari (una cerimonia di nozze, la “prova costume”…) mentre a livello specialistico viene utilizzata per il trattamento dell’obesità, del diabete mellito di tipo 2, del disturbo bipolare, dell’Alzheimer, dell’ipertensione arteriosa, dell’epilessia, della sindrome dell’ovaio policistico, ecc…

Numerosi sono gli studi che dimostrano l’efficacia di questo regime in alcune forme di epilessia non controllate da farmaci, nel trattamento dell’obesità grave e complicata, soprattutto quando è indicato un rapido dimagrimento, ad esempio prima di un intervento di chirurgia bariatrica, per ridurre il rischio operatorio.

L’utilizzo delle diete chetogeniche in ambito clinico, eseguita sotto la stretta sorveglianza del medico o del nutrizionista, produce sicuramente il raggiungimento degli obiettivi correlati allo specifico trattamento.

Diversamente, esse rilevano la loro fallacia dal punto di vista della diseducazione alimentare perché oltre a non insegnare nulla dal punto di vista nutrizionale comportamentale, perpetuano il dogma (falso) secondo cui i carboidrati sarebbero la causa di tutti i mali, in linea con tutte le diete dimagranti alla moda degli ultimi anni.

Cosa è la dieta chetogenica

Le prime applicazioni di questo tipo di dieta in campo terapeutico, originariamente nata per trattare l’epilessia, risalgono a quasi cento anni fa.

Rispetto alle prime formulazioni, questo regime si è evoluto; è stato modificato ed implementato mantenendo però costanti i principi base che consentono il raggiungimento di ottimi risultati sia sotto l’aspetto fisico che dal punto di vista della salute.

Questa dieta è uno strumento efficace per la riduzione del peso corporeo in maniera rapida e sicura, con un miglioramento di molti parametri ematici; agisce in modo selettivo sulla massa grassa, proteggendo la massa magra, e riducendo notevolmente la sensazione di fame.

Come funziona la dieta chetogenica?

L’obiettivo primario è quello di far entrare il nostro corpo in uno stato di chetosi (formazione di corpi chetonici). Tale circostanza per potersi realizzare necessità della presenza, come fonte energetica, di una minima quantità di glucosio disponibile.

La quasi assenza di glucosio consentirà all’organismo di utilizzare come “carburante” i grassi. Conseguentemente, la scissione dei grassi porterà alla formazione di corpi chetonici che l’organismo (soprattutto il cervello) andrà ad utilizzare come fonte di energia. I corpi chetonici, così formati, contribuiranno anche ad inibire l’appetito e il senso di fame.

L’obiettivo è quello di obbligare l’organismo a utilizzare i lipidi come fonte di energia, bruciando i grassi invece che i carboidrati.

La dieta chetogenica ha delle fasi che vanno rispettate e che richiedono molta attenzione, pazienza e gradualità.

Una prima fase di reset, una seconda fase di reintroduzione o transizione (per uscire dalla chetosi) e una terza fase di mantenimento (che segna il passaggio alla dieta mediterranea o ad un’altra strategia dietetica predisposta su misura e correlata al singolo paziente)

Particolare attenzione deve essere prestata alla reintroduzione della quota glucidica, attraverso un graduale aumento, iniziando da piccole porzioni di frutta, di cereali semi-integrali (e solo successivamente di cereali integrali).

Se non si rispettano queste fasi, ma soprattutto se non ci si affida ad uno specialista, il rischio in cui si incorre è quello di ritornare ad un comportamento alimentare libero, con l’erronea idea di limitare il consumo di tutti i carboidrati.

Come noto, l’errore più comune per controllare l’introito calorico nel lungo termine è utilizzare un modello alimentare low carb ad oltranza.

Quali sono le caratteristiche della dieta chetogenica

È un regime alimentare che fornisce, in genere, meno di 50g/giorno di carboidrati, con un apporto di proteine non eccessivo ma sufficiente. Non esiste una soglia glucidica universale valida per tutti, al di sotto della quale si entra in chetosi. Infatti, 50g/al giorno potrebbero anche essere troppi o, al contrario, potrebbero essere pochi, poiché ovviamente ciascun individuo ha una soglia glucidica differente.

L’80-90% delle calorie deriva da grassi e proteine.

Particolare attenzione va, quindi, prestata alla ripartizione dei macronutrienti, alla scelta degli alimenti e all’attività fisica

Per ottenere la chetosi i carboidrati non vanno comunque completamente eliminati, proprio perché per formare corpi chetonici il processo metabolico necessita dell’ossidazione dei carboidrati.

Essenziale è anche un appropriato utilizzo di integratori che garantiscano la copertura dei fabbisogni idrosalini e vitaminici, in quanto per raggiungere le necessarie quote vitaminiche e saline, durante il trattamento in chetogenica, non è sufficiente incrementare l’apporto di verdura.

Ad un eccessivo incremento di tale alimento – ricco non solo di sali minerali e vitamine, ma anche di fibra e molecole anti-nutrizionali chelanti – corrisponde il rischio di malassorbimento o assorbimento parziale di principi nutritivi, quali ferro, calcio, vitamine ecc.

Del pari, occorre sfatare il mito che esista solo la dieta chetogenica: nulla di più falso!!.

Al contrario, esistono numerose e diverse varianti della dieta chetogenica che devono essere formulate, esclusivamente da uno specialista qualificato, in base all’obbiettivo che si intende perseguire e alla specifica individualità di ogni paziente.

Perché l’interesse per le diete chetogeniche è aumentato notevolmente negli ultimi anni?

Molti scelgono questa dieta per praticità e rapidità nel raggiungere determinati risultati e soprattutto perché vi è una soppressione dell’appetito.

Occorre però ricordare che la dieta chetogenica non è la sola indicata per il dimagrimento, in quanto altre tipologie di diete garantiscono un ottimo risultato.

In passato, gli specialisti in scienza dell’alimentazione e i dietisti utilizzavano queste diete con parsimonia preferendo approcci più bilanciati.

Oggi, invece, la dieta chetogenica viene utilizzata dai medici e dai nutrizionisti  soprattutto nella pratica clinica di pazienti obesi che non riescono a perdere peso con diete ipocaloriche bilanciate.

La dieta chetogenica, caratterizzata da un bassissimo apporto calorico, viene, pertanto, proposta come opzione terapeutica.

Negli ultimi anni, alcune aziende di settore hanno promosso le diete chetogeniche proponendole direttamente al pubblico.  Il costo è molto elevato: il cliente/paziente deve acquistare i pasti/alimenti sostitutivi e gli integratori allegati. Queste diete riscuotono molto successo, nel breve periodo, perché portano ad un rapido calo ponderale senza avvertire fame. Tuttavia, si connotano, oltre che per l’elevato costo economico, per l’assenza di precise indicazioni al cliente/paziente al termine dell’utilizzo del kit e quindi per l’incapacità di promuovere la salute nel lungo termine.

Terminato il trattamento con la dieta chetogenica il ritorno a una alimentazione normale si caratterizza per la reintroduzione, lenta e graduale, dei carboidrati.

Occorre, ineludibilmente, ripristinare l’apporto di alimenti salutari, ricchi di carboidrati, fibra alimentare e fitocomposti (bioflavonoidi) come i legumi, cereali integrali e la frutta non solo durante la dieta.

Ricordiamolo: i cereali ricchi di carboidrati, specie se integrali, insieme alla frutta e ai legumi, sono gli alimenti che maggiormente promuovono la salute.

Qualche raccomandazione

La dieta chetogenica non è per tutti, esistono patologie e casi particolari in cui questa dieta è controindicata o richiede, comunque, alcune specifiche precauzioni. Ne consegue l’imprescindibile valutazione da parte di uno specialista, in ordine alla possibilità o meno di seguirla.

Prioritaria è la valutazione che riguarda: deficit enzimatico di natura genetica, gravidanza o allattamento, diabete di tipo 1, insufficienza renale o epatica, infarto miocardico recente, porfiria, angina, disturbi alimentari o abuso di alcool, bambini sotto i 14 anni, anziani sopra i 70 anni, diarrea persistente, aritmie cardiache, terapia cronica con diuretici, disturbi psichiatrici.

Ad un corretto e controllato regime in chetogenica – dunque, esclusivamente sotto la guida esperta dello specialista – conseguono i seguenti benefici:  perdita di peso, diminuzione della sensazione di fame, attenuazione di emicranie e cefalee, incremento della lucidità mentale, riduzione dei marcatori dell’infiammazione, riduzione del rischio di alcuni tumori, riduzione della glicemia nel sangue, miglioramento della pelle, attenuazione  dei sintomi dell’ovaio policistico; trattamento di patologie neurodegenerative, epilessia, e sclerosi multipla.

Dall’altra parte, MAI dimenticare gli effetti collaterali : stanchezza, debolezza, disturbi gastrointestinali, aritmie cardiache, calcolosi renale, stipsi, alitosi, crampi muscolari, cefalea, diarrea, ritardata crescita, fratture ossee, pancreatite, deficit multipli di vitamine e minerali, ipoglicemie nei diabetici.

Ricordiamolo:

  1. prima di decidere se intraprendere una dieta chetogenica è opportuno che il paziente sia valutato dal punto di vista clinico ponderando attentamente i pro e i contro; il paziente deve poi essere sempre seguito durante tutte le fasi della dieta.
  2. MAI intraprendere una dieta chetogenica senza il controllo dello specialista, che previamente valuterà analisi, patologie anche correlate alla familiarità, sottoporrà il paziente ad un esame bioimpedenziometrico e, solo successivamente, insieme al paziente, predisporrà la strategia alimentare più adatta personalizzando il regime per raggiungere l’obiettivo prefissato o risolvere eventuali problemi senza stravolgere la vita del paziente e senza troppe costrizioni/rinunce.

Mangiare è uno dei più grandi piaceri della vita.

Vale la pena ricordare che si può perdere e mantenere il peso ottimale seguendo delle diete equilibrate, senza la negazione del piacere della tavola.

Imparare a mangiare correttamente consente di vivere in salute e felici – ricordiamoci sempre lo stretto legame tra stili nutritivi sani e benessere psicofisico – senza rinunciare ai piaceri gastronomici.

Prenota ora la tua visita

Se vuoi effettuare una prima visita con la nostra Nutrizionista Dott.ssa Ilenia Tolomeo ti ricordiamo che riceve presso il centro Rihabilita di Aprilia e di Frattocchie.

Per prenotare chiama il NUMERO VERDE GRATUITO: 800.12.48.66

Ti possono interessare questi articoli: