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OBESITÀ E DINTORNI, COSA FARE PER SCONFIGGERLA

Che cosa è l’obesità?

L’obesità possiamo definirla come una vera e propria patologia causata da più fattori. È caratterizzata dall’aumento della massa grassa e soprattutto da un aumento di malattie associate che possono portare anche ad una morte anticipata.

L’aumento del grasso non è legato solamente all’aumento di volume (ipertrofia) delle cellule del grasso (adipociti), ma anche dall’aumento del loro numero.

In parole semplici quando ingrassi non solo aumenta il volume delle cellule grasse ma anche il loro numero.

In realtà la giusta quantità di cellule grasse è fondamentale per il nostro benessere, in quanto servono sia come serbatoio di energia ma anche come sorgente di ORMONI.

Però nell’obeso,  la secrezione dell’organo adiposo, e in particolare la secrezione di ormoni  come ad esempio la  leptina  e  l’adiponectina,  è fortemente alterata ed è alla base degli effetti negativi che si innescano in chi presenta questa condizione.

Tale patologia può essere classificata in 3 forme, in base alla distribuzione del tessuto adiposo, cioè alla localizzazione del grasso:

  • obesità addominale detta anche viscerale o androide: caratterizzata da una distribuzione del grasso corporeo prevalentemente a livello addominale
  • obesità periferica detta anche sottocutanea o ginoide:quando il grasso si distribuisce prevalentemente a livello sottocutaneo in particolare nei glutei, nella regione posteriore del tronco, a livello delle anche e delle cosce, della zona sottombelicale dell’addome.
  • obesità cosiddetta diffusa, o mista: la forma più comune di obesità specie nelle classi a più alto indice di massa corporea e consistono in un incremento omogeneo del tessuto adiposo in tutto il corpo, sia in sede viscerale che sottocutanea

Tale condizione ad oggi rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale poiché la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito.

Secondo quanto emerso da uno studio condotto  dall’Imperial College di Londra e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i cui risultati sono stati pubblicati nel 2016 sulla prestigiosa rivista The Lancet, negli ultimi 40 anni il numero di bambini e adolescenti obesi nel mondo(tra i 5 e 19 anni) è aumentato di 10 volte e in Italia la percentuale è cresciuta di quasi tre volte tra il 1975 e il 2016.

Questi dati sono un vero e proprio campanello di allarme in quanto evidenziano come in gran parte del mondo le condizioni di obesità e sovrappeso si stiano trasformando in una vera e propria “epidemia”.

Quali rischi per i pazienti obesi o fortemente in sovrappeso?

Le conseguenze di un eccesso di  massa grassa nelle persone si traducono in un importante aumento del rischio che quest’ultime sviluppino con gli anni patologie molto serie come:

-diabete  di tipo 2

-dislipidemia (alti livelli di colesterolo e trigliceridi)

-malattie cardiovascolari come l’ictus ed infarto

-malattie respiratorie (quali le apnee notturne)

-problemi a carico delle articolazioni

-disturbi ginecologici (irregolarità mestruali, sindrome dell’ovaio policistico, complicanze in gravidanza)

-infertilità e disturbi della sfera sessuale (impotenza)

-predisposizione allo sviluppo di malattie dell’apparato digerente

-disturbi dell’umore (per esempio depressione)

-tumori quali ad esempio il tumore endometriale (un tipo di tumore dell’utero), il tumore colon-rettale, della colecisti e della mammella

Come si può misurare l’obesità o il sovrappeso?

L’indice di massa corporea IMC (body mass index BMI) è l’indice per definire le condizioni di sovrappeso-obesità più ampiamente utilizzato, anche se dà un’informazione incompleta (ad es. non dà informazioni sulla distribuzione del grasso nell’organismo e non distingue tra massa grassa e massa magra);

l’IMC è il valore numerico che si ottiene dividendo il peso (espresso in Kg) per il quadrato dell’altezza (espressa in metri).

Esempio

Soggetto 1: peso 78 kg  ed altezza 182 cm(1,82 metri)

BMI = 78 / (1,82×1,82) = 23,6

Il soggetto 1 secondo l’analisi del proprio BMI rientra nella categoria di Normopeso

Le definizioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sono:

  • Sovrappeso, se BMI è uguale o superiore a 25 fino a 29.9                      
  • Obesità grado I, se BMI è uguale o superiore a 30-34,9                      
  • Obesità grado II, se BMI è uguale o superiore a  35-39.9                      
  • Obesità grado III, se BMI è uguale o superiore a  > 40   

Hai applicato questa semplice formula?

In quale range ricade il tuo BMI?

Se ti sei scoperto con qualche kg di troppo o addirittura obeso non allarmarti ma allo stesso tempo non trascurare tale indice. Insieme possiamo trovare la soluzione migliore per ritornare in forma…

 Dott. Davide Falcucci

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