Fisioterapia Piede, News

E SE AVESSIMO ANCHE I PIEDI SOTTO PRESSIONE?

Prima di addentrarci nell’argomento plantari, credo si giusto dare qualche cenno di biomeccanica per comprendere meglio, successivamente, le informazioni tecniche riguardanti l’ortesi sportive

L’analisi del cammino

Durante la camminata, che ha come ovvio scopo quello di permettere lo spostamento del soggetto, le principali funzioni svolte dall’apparato locomotore sono:

  • Generazione di una forza propulsiva
  • Mantenimento della stabilità a livello superiore nonostante il continuo cambiamento della situazione posturale
  • Assorbimento dello shock dovuto all’impatto con il terreno ad ogni passo
  • Conservazione dell’energia durante le funzioni precedenti al fine di minimizzare lo sforzo da parte dei muscoli.

Nello studio della cinematica e della biomeccanica della locomozione umana ci si riferisce sempre al ciclo del cammino. Si definisce ciclo del cammino (gait cycle), il periodo che intercorre tra due appoggi successivi dello steso arto al terreno. Si suddivide quindi tale intervallo in due fasi distinte:

  • fase di stance, o fase di appoggio, durante la quale il piede rimane a contatto con il terreno. Nella normale deambulazione occupa circa i 60 % del ciclo del passo, si accorcia sensibilmente con la corsa, riducendosi fino al 37% nella corsa veloce. (Vedi illustrazioni)
  • fase di swing, o fase di trasferimento. L’arto viene portato avanti per prepararsi all’appoggio successivo.

Ora che abbiamo conosciuto meglio il nostro cammino, possiamo intuire che non tutti i cicli del passo sono uguali, bensì possono variare sia in funzione delle variabili antropometriche ( età, altezza, peso), ma anche al tipo di attività da svolgere. Il gesto sportivo porta all’eccesso tutte queste variabili, costringendoci ad analizzarle singolarmente per capire le sollecitazioni del piede sui vari piani dello spazio, e di conseguenza realizzare, ove necessario, dei plantari sportivi che abbiano profili strutturali differenti a seconda del gesto da assecondare. Oltre ai movimenti diversi, il plantare sportivo deve assorbire carichi diversi, infatti, nel gesto sportivo, abbiamo circa tre/quattro volte la quantità di carico rispetto alla normalità.

Per evitare l’insorgenza di patologie dovute all’attività estrema del piede, delle quali parleremo nello specifico nei prossimi articoli, dopo diversi anni di studio, test e prototipi, abbiamo realizzato dei plantari sportivi, con diversi profili in relazione allo sport da praticare. La scelta del disegno della struttura portante e dei vari materiali di rivestimento shock absorbers, permettono all’atleta professionista e non, di prevenire in percentuale notevole l’insorgenza di infortuni muscolari, di patologie del piede da sovraccarico o migliorare la qualità del gesto atletico e quindi la performance. Vi invitiamo presso il centro Rihabilita per effettuare un checkup biomeccanico gratuito, con lo scopo di individuare e consigliare i processi riabilitativi per aumentare o migliorare le vostre performance sportive.

Dott. Daniele Prodi

Tecnico Ortopedico

Specialista in biomeccanica

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