Osteopatia

OSTEOPATIA: FASCITE PLANTARE

Hai dolori sotto la pianta del piede come ti alzi al mattino?

Non riesci a poggiare il tallone a terra?

Potresti soffrire di Fascite plantare.

La Fascite plantare è un processo degenerativo cronico che causa dolore dolore sotto la pianta del piede e nella zona mediale del tallone.

Colpisce in maniera trasversale vaste fasce della popolazione, indipendentemente da età, sesso, professione o abitudini, è responsabile di circa 1 milione di visite mediche ogni anno in Italia.

Caratterizzata da un’esperienza di dolore più intenso durante i primi passi della giornata o dopo un periodo prolungato di stazionamento in posizione eretta.

L’Osteopatia è utilissima per il trattamento della fascite plantare e in generale per il trattamento dei problemi del piede. Il successo terapeutico è statisticamente molto elevato.

SEGNI E SINTOMI

Per dolore plantare si fa qui riferimento ad un insieme di sintomatologie che nel loro complesso interessano la pianta del piede ma possono essere soggette a variazioni per quanto riguarda la localizzazione, la forma e l’intensità.

  • Pertanto rientrano in questa definizione:
  • Dolori sotto il tallone
  • Dolori nell’incavo del piede
  • Dolori sotto l’avampiede
  • Dolori a scossa elettrica tipo neuroma di Morton
  • Dolori a fascia con irradiazioni sul polpaccio

Molto spesso la fascite plantare è accompagnata dalla Spina calcaneare.

La spina calcaneare è una progressiva calcificazione del legamento plantare che si sviluppa in risposta ad una tensione eccessiva.

Queste tensioni non sono quasi mai percepite in prima persona, tuttavia nel corso del tempo, provocano una calcificazione del legamento plantare che è una sorta di cordone fibroso situato sotto la pianta del piede (parte dal tallone e arriva fino alle dita).

All’esame radiografico questa calcificazione appare come una spina, quindi viene diagnosticata una spina calcaneare.

Solitamente in questi casi il piede fa male sotto la pianta, specialmente sotto il tallone.

La spina calcaneare solitamente viene trattata con rimedi locali per lo più diretti al sintomo.

Il limite di tutta questa linea terapeutica sta nel tentativo di aggredire localmente la spina calcaneare senza però rimuovere le cause che l’hanno generata, cioè le tensioni meccaniche della pianta del piede.

Pertanto molto spesso dopo trattamenti del genere il problema continua a persistere.

L’Osteopatia offre qualcosa di diverso.

VISUALE OSTEOPATICA

I dolori sotto la pianta del piede possono dipendere da disfunzioni osteopatiche presenti a livello del piede stesso.

Le parti maggiormente coinvolte sono l’articolazione tibio-peroneale inferiore, che regola la fisiologia della flesso-estensione della caviglia, l’articolazione sotto astragalica, snodo centrale del retro piede, la coppia cuboide-scafoide e le disfunzioni delle ossa cuneiformi, che si trovano spesso in disfunzione.

Queste disfunzioni possono essere corrette con opportune manovre osteopatiche mirate alle singole articolazioni del piede.

Sarebbe troppo facile così..

Molto spesso però il piede soffre per problemi localizzati a monte:

  • Ginocchio: il ginocchio è coinvolto con una certa frequenza, soprattutto per quanto riguarda le disfunzioni della testa del perone.

Quindi una disfunzione alta, per esempio sulla testa del perone (a livello del ginocchio), crea un problema diretto alla caviglia.

In questo caso l’Osteopata interviene riequilibrando il ginocchio e liberando indirettamente la caviglia.

  • Bacino: anche il bacino è frequentemente sede di disfunzioni che possono interessare il piede. Le disfunzioni dell’osso sacro e delle ossa iliache sono largamente responsabili di molti problemi del piede. Questo per la presenza di catene muscolo fasciali che trasmettono dette disfunzioni lungo tutto l’arto inferiore fino alle dita del piede.

In questo caso è necessario ripristinare una corretta meccanica a livello del bacino; quindi è necessario prendere in considerazione i gruppi muscolari intrinseci, i visceri (in particolare la vescica) e soprattutto le disfunzioni cranio sacrali che possono portare in disfunzione l’osso sacro con tutte le conseguenze a valle.

  • Colonna vertebrale: a volte disfunzioni vertebrali, soprattutto del tratto lombare, possono creare disagi in discesa come anche disfunzioni del diaframma (il muscolo della respirazione) in virtù delle sue inserzioni lombari.

La lista potrebbe allungarsi.

In ogni caso è necessario capire che i dolori sotto la pianta del piede, non sempre sono risolvibili solo con manovre dirette al piede.

Molto spesso è necessario estendere l’indagine a monte poiché spesso è da lì che partono le catene disfunzionali.

CASI REALI

Riporto il caso di un imbianchino di 47 anni, Runner con una fascite plantare con dolore al piede destro che lo tormentavano nei primi passi al risveglio e gli impedivano di correre regolarmente.

Questo disturbo aveva raggiunto un’intensità piuttosto elevata, tale da compromettere l’autonomia, la possibilità lavorativa e la vita di relazione dello stesso Paziente.

Inoltre il dolore era presente da diversi mesi dato che era stato sottoposto ad altri trattamenti di tipo conservativo.

All’esame osteopatico il Paziente presentava una rotazione esterna dell’osso palatino destro con un adattamento della grande ala destra dell’osso sfenoide in rotazione interna.

Presentava anche una contrattura marcata del piano muscolare del pavimento pelvico sul lato sinistro e un adattamento dell’osso iliaco sinistro in posteriorità.

In altri termini il problema in questo Paziente originava a livello del palato e si trasmetteva verso il basso fino al piede coinvolgendo anche il bacino.

In effetti, ad un esame anamnestico più dettagliato, il Paziente ha successivamente affermato di aver cominciato ad avere problemi al piede in seguito ad un’estrazione dentale sul lato destro.

Pertanto, in sintesi, l’estrazione ha provocato un adattamento in rotazione a livello del palato e di riflesso sulla base del cranio; attraverso connessioni cranio sacrali il problema si è trasmesso al bacino e quindi al piede.

Corrette le disfunzioni, il problema si è risolto completamente nell’arco di 2 settimane.

Per inciso il Paziente aveva già provato solette correttive e terapie locali ma senza avere alcun riscontro sui sintomi; questo perché l’origine del problema non si trovava a livello del piede.

DOTT. LUCA DAMIANI

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