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ALIMENTAZIONE IN GRAVIDANZA

La gravidanza rappresenta la fase ideale, accompagnata da una buona dose di motivazione, per eseguire cambiamenti dello stile di vita e quindi migliorare le scelte alimentari finalizzate alla salute. Mai come in questa fase, infatti, la salute di un individuo dipende strettamente dalla salute di un altro, e proprio per questo, la nutrizione riveste un ruolo fondamentale.

Il sovrappeso e l’obesità, per l’appunto, sono altamente correlati al rischio di sviluppare patologie relative alla gravidanza, così come uno scarso incremento di peso può determinare una ridotta crescita del feto ed aumentare le probabilità di un parto pretermine.

Pertanto, l’unico strumento necessario a soddisfare le richieste energetiche materne e a fornire al feto i giusti nutrienti per il suo sviluppo, è la dieta. Una corretta alimentazione è, dunque, la condizione indispensabile per garantire un buon esito della gestazione, poiché un inadeguato apporto materno di nutrienti, non solo influenza il peso del bambino alla nascita, ma ne condiziona anche la salute da adulto. La suddetta, inoltre, rappresenta anche il solo mezzo per controllare l’incremento ponderale di peso nella gestante, che dovrebbe essere sempre proporzionale al fabbisogno energetico ed ogni trimestre di gravidanza.

Allora, cosa si consiglia alle future mamme? Si raccomanda una dieta equilibrata e bilanciata, con cibi provenienti da tutti i gruppi alimentari, in grado di coprire le esigenze nutrizionali della gravidanza. Se la stessa è ricca di alimenti quali frutta, verdura e latte, l’apporto indispensabile di vitamine viene di per sé garantito senza la necessità di supplementazioni. Le uniche eccezioni si hanno per ferro, calcio e acido folico, i cui fabbisogni giornalieri, in gravidanza, non possono essere completamente soddisfatti da una corretta alimentazione, per cui devono essere necessariamente integrati.

Altro aspetto da tenere in considerazione riguarda l’idratazione: una maggiore assunzione di liquidi è fondamentale per l’espansione dei tessuti fetali e materni, oltre al fatto che l’acqua può rappresentare anche una buona fonte di calcio, il cui contenuto è variabile in base al tipo di acqua.

La quantità di acqua necessaria non può prescindere dall’alimentazione, dal clima e dal livello di attività fisica, ma in generale si consiglia sempre di bere almeno un litro e mezzo, due litri di acqua al giorno. Infine, non bisogna dimenticare l’attività fisica!! In assenza di controindicazioni, il movimento contribuisce al benessere sia materno che fetale, apportando numerosi benefici, soprattutto se vengono rispettate determinate indicazioni. Si raccomanda, infatti, un’attività aerobica, moderata, piacevole e a bassa intensità.

DOTT.SSA FABRIZIA PARISE – NUTRIZIONISTA

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