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DIETRO IL RUNNING….

I TRAUMI E LE PROBLEMATICHE PIÙ FREQUENTI DI QUESTO SPORT FANTASTICO!

✅ 625 passi al km!

✅ il piede di un podista di 70kg sopporta 53 tonnellate ad impatto!

✅ a 4’30” a km in 1h abbiamo circa 5100 contatti del piede al suolo.

✅ una media di 5 lesioni ogni 1000 ore di corsa.

Lesione    Uomini % Donne%
Dolore femororotuleo    24% 29,6%
Lesione da stress tibiale    7,2% 11,4%
BENDERELLA ILEOTIBIALE    7,2% 7,9%
Fasciate plantare    5,2% 4,0%
Tendinite rotulea    5,1% 3,1%
Tendinite achillea    4,7% 2,7%
Sindrome da stress metatarsale    3,1% 3,8%

È comprovato che correre sia una delle pratiche sportive più diffusa e che da i migliori benefici per il mantenimento dello stato di benessere delle persone che lo praticano, soprattutto nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Tuttavia, come tutte le discipline sportive ha il suo coefficiente di rischio, come abbiamo letto sono i numeri a dircelo, ed è per questo che chi pratica questa disciplina ha l’obbligo di rispettare alcuni accorgimenti tecnici e di prevenzione che sono fondamentali per ridurre il rischio di infortuni.

FATTORI PREDISPONENTI ALLE PATOLOGIE NEL PODISMO

L’eziologia delle patologie del podismo ha più fattori, distinguibili in primis in due grandi categorie: fattori estrinseci ed intrinseci.

FATTORI ESTRINSECI

Sono la causa del 70/80% delle patologie nel podismo e i più frequenti sono collegati ad errori di allenamento.

L’errore più frequente e’ la variazione improvvisa dell’intensità o della durata dell’allenamento: molto spesso sono proprio  i neofiti della corsa o i runners che rientrano dopo un infortunio o un periodo di stop che sbagliano intensità perché vorrebbero avere risultati in fretta e questo crea dei sovraccarichi che il corpo non gradisce.

Gli errori più frequenti sono:

– Allenarsi tutti i giorni ad alta intensità senza alternare con giorni a bassa intensità.

– Aumento di distanze e intensità senza il giusto riposo.

– Allenamenti ripetuti in salita.

La frequenza dei traumi è direttamente proporzionale alle variazioni di intensità effettuate e ai km percorsi.

Un altro elemento che spesso incide nei traumi del podismo è il terreno di allenamento: correre in discesa crea dei sovraccarichi molto importanti all’apparato estensore del ginocchio, di conseguenza c’è una alta incidenza di sofferenza e problematiche per l’articolazione femororotulea.

L’eccesso di  corsa in salita invece può causare molto facilmente sofferenza al tendine d’Achille e fasciati plantari.

Oltre alla pendenza del terreno sul quale si corre può creare shock meccanici sul corpo di un podista anche la qualità di un terreno: terreni duri come l’asfalto e il cemento creano sovraccarichi su articolazioni e tendini; allo stesso tempo terreno un troppo morbido causa una iper mobilità delle articolazioni e di conseguenza un lavoro eccessivo della muscolatura che può andare in sovraccarico. Anche correre su terreni inclinati, magari sempre nella stessa direzione può causare traumi legati ed uno stress anomalo da un solo lato del corpo.

Argomento molto importante è anche la calzatura: la capacità della scarpa di assorbire gli shock e’ molto importante nella prevenzione per questo è fondamentale che sia una scarpa da RUNNING e che non sia troppo logorata, dopo circa 400km la scarpa già riduce del 40% la sua capacità di assorbire sollecitazioni. Nei prossimi articoli approfondiremo il tema della scelta della scarpa in base al tipo di appoggio del piede, argomento molto cari ai podisti.

Ultimo elemento estrinseco è la tecnica di corsa: il podista, che di solito va sulle lunghe distanze in genere appoggia prima il tallone e poi il resto del piede, gli errori più comuni sono un appoggio troppo forte sul tallone o correre con i piedi piatti.

FATTORI INTRINSECI

Sono i fattori collegati all’organismo dell’individuo e possiamo distinguerli in fattori intrinseci di base, primari e acquisiti.

Uno dei fattori intrinseci di base è il SESSO: complessivamente non c’è nelle donne un aumento del rischio delle patologie legate al podismo, però di base hanno una minor densità ossea, un bacino più largo e le articolazioni più mobili e questo può predisporre molto più facilmente a fratture pelviche da stress e sindromi femororotulee.

Secondo elemento intrinseco basale è l’ETA’: con l’avanzata degli anni c’è una riduzione della densità ossea, della forza muscolare, del contenuto idrico, del collagene e dell’attività metabolica dei tendini. L’anziano ha modificazioni degenerative dei tessuti (osteoartrosi), con una conseguente capacità di assorbire i traumi.

Anche PESO è un elemento basale importante: i sintomi a base artrosica a carico di anche, ginocchia sono legati al sovrappeso, la corsa potrebbe accelerare il processo degenerativo.

Tra i fattori intrinseci primari abbiamo: allineamenti anomali, dismettiamo degli arti inferiori, variazioni strutturali, la flessibilità, la forza, la coordinazione neuro muscolare e la lassita’ legamentosa.

ALLINEAMENTI ANOMALI:

ci riferiamo alle persone con piede piatto e piede cavo.

Il piede piatto causa una eccessiva pronazione durante la fase di appoggio. La pronazione può anche essere conseguenza di un varismo tibiale, di equinismo funzionale (piede diretto in basso), tallone varo e avampiede supinato. Molti podismi di livello hanno un ginocchio leggermente varo: si è notato però che se il varismo supera i 18° c’è un aumento dell’incidenza delle patologie legate alla corsa.

Anche il piede cavo e’ associato ad alcune patologie da sovraccarico nella corsa: gli atleti con piede cavo hanno in genere  poca mobilità dell’articolazione sottoastragalica, moca mobilità nel mediopiede è un carico eccessivo del retropiede varo. Quando il piede tocca il suolo il piede rimane varo ed il piede “non si apre”, la tibia rimane in rotazione esterna e c’è un aumento del carico sul piede durante tutta la fase d’appoggio e soprattutto il piede rimane rigido; nel tempo le patologie che più spesso si instaurano in questo caso sono:

Sindrome della BENDERELLA ILEOTIBIALE, borsite trocanterica, fratture da stress tendinite achillea, fasciati plantari e metatarsalgie.

Altro fattore primario e’ la DISMETRIA DEGLI ARTI INFERIORI: se funzionale può essere causata da una disfunzione dell’articolazione sacroiliaca, un piede che prona molto di più dell’altro, un dolore lombare o uno squilibrio muscolare; se strutturata c’è effettivamente un osso di una gamba più lungo dell’altro. Questo problema può portare sovraccarichi anomali che possono portare a patologie quali la sindrome della BENDERELLA ILEOTIBIALE, fratture da stress, borsite trocanterica, dolore lombare.

Altri elementi identificabili come FATTORI PRIMARI sono una buona flessibilità, la forza muscolare e la coordinazione neuromuscolare ossia i meccanismi propricettivi: se non sono adeguati al tipo di sforzo che richiede l’atleta nel tempo possono causare delle sollecitazioni anomale e quindi traumi.

Tra i FATTORI SECONDARI O ACQUISITI la fanno da padrone sicuramente i traumi pregressi: molte patologie con un buon trattamento e con il tempo guariscono ma possono lasciare dei residui: ad esempio una cicatrice di un muscolo che ha subito una lesione è meno elastica delle fibre muscolari limitrofe è sicuramente può aumentare il rischio di lesioni.

Patologie articolari croniche o versamenti possono causare riflessi inibitori sulla muscolatura stabilizzatrice, riduzione di mobilità di anca, ginocchio e caviglia possono aumentare stress su le strutture stesse e stress compensatori sulle strutture adiacenti.

In conclusione le patologie legate al podismo possono interessare la maggior parte dei tessuti del corpo, il successo di un trattamento riabilitativo deve partire da una diagnosi precisa e deve seguire un percorso fisioterapico mirato e personalizzato sul l’atleta che ha caratteristiche uniche.

E’ POSSIBILE RIDURRE IL RISCHIO DI INFORTUNI?

Ad oggi si, Nel nostro centro da questa stagione abbiamo introdotto il FUNTIONAL MOVEMENT SYSTEM: un sistema di screening con lo scopo di determinare la principale area di carenza di movimento, identificando facilmente limitazioni funzionali e asimmetrie.

Ideato in America per gli Atleti del Basket e del Football Americano da un paio di anni viene utilizzato anche dai preparatori delle migliori squadre di calco di serie A.

Se vuoi saperne di più clicca su https://www.rihabilita.com/functional-movement-system/

Malgrado tutte queste problematiche il RUNNING rimane uno sport fantastico ottimo per mantenere un buon tono muscolare, allenare il cuore e anche lo spirito, l’importante è non improvvisare ma farsi seguire da allenatori professionisti dello sport.

 

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