Osteopatia, Salute e Benessere

OSTEOPATIA E POSTURA

ADOTTARE UNA POSTURA CORRETTA

SAI COME DOVRESTI “PORTARE” IL TUO CORPO?

Quando stiamo in posizione eretta quanti di noi distribuiscono egualmente il peso del corpo su entrambe le gambe?

La maggior parte delle persone scarica il peso del corpo su di una sola gamba, mettendo così in tensione la pelvi e di conseguenza il tratto lombare. Una cattiva postura mantiene i nostri muscoli contratti, che nel tempo diventano fibrotici.

Quanti genitori sono attenti alla postura dei loro figli?

La correzione della postura in un bambino è sicuramente molto più facile che in un adulto. Modalità salutari sviluppate da bambino aiutano da adulti fino alla vecchia. È molto importante osservare come il nostro bambino siede, legge, scrive, cammina e gioca.

Le curve fisiologiche della colonna vertebrale sono assenti alla nascita e durante le prime settimane di vita, vi è solo un’unica curva: quella di quando il bambino era nel grembo. Questa curva primaria subisce dei cambiamenti, man mano che il bambino cresce alza la testa, prova a sedersi, camminare a carponi, stare eretto camminare e correre. All’età di tre mesi quando il bambino cerca di alzare la testa e guardare intorno, la curva superiore secondaria – dalla prima vertebra cervicale alla prima vertebra dorsale – incomincia a svilupparsi. Dal nono mese, quando il bambino è capace di sedersi, questa curva diviene convessa anteriormente. La curva lombare inizia a svilupparsi tra il 12mo ed il 18mo mese, quando il bambino prova a camminare. Essa è più prominente nelle femmine che nei maschi.

Sin dalla giovanissima età ogni sforzo dovrebbe essere fatto in maniera da evitare futuri mal di schiena. Il mal di schiena è un sintomo universale. Nell’età adulta quando la degenerazione del disco è già incominciata e la colonna vertebrale tende a diventare rigida, gli esercizi di piegamento in avanti dovrebbero essere assolutamente evitati, e nel caso fossero necessari saranno svolti in maniera molto graduale.

CHE COS’È LA POSTURA?

La postura è definita come la posizione del nostro corpo nello spazio. Questa non è altro che la risposta di adattamento che il nostro corpo adotta al fine di compiere tutti i nostri gesti quotidiani. Nonostante possa sembrare strano, il nostro corpo non è simmetrico: basti pensare all’interno del nostro organismo la distribuzione degli organi ne è un esempio lampante.

Alcune volte ci possono essere eventi traumatici che condizionano negativamente la posizione e il rapporto del nostro corpo nello spazio. In questo caso l’osteopatia è uno strumento importante per correggere la postura.

L’obiettivo finale non sempre è la ricerca della simmetria assoluta, ma risolvere delle disfunzioni in modo tale da ottenere un minor dispendio energetico da parte dell’organismo e quindi una miglior risposta agli stimoli ambientali ed interni.

Tramite la manipolazione dei tessuti l’osteopata è in grado di condizionare e ripristinare la postura corretta, permettendo quindi al paziente di rispondere meglio alle richieste adattative.

Questo trattamento “posturale” può essere più o meno efficace in base anche all’età del paziente. Pazienti giovani sono più ricettivi in quanto la loro crescita non è ancora terminata ed il loro schema non è definitivo.

Al trattamento devono essere sempre abbinate attività fisica appropriata e una serie di esercizi atti a mantenere i risultati ottenuti nel tempo finché il corpo non si stabilizza.

OSTEOPATIA E POSTURA

Una grandissima quantità di problemi posturali dipende da disfunzioni osteopatiche.

Anche le posture antalgiche, cioè i vizi posturali che dipendono dalla presenza di dolori, in gran parte dipendono da problemi osteopatici poiché moltissimi dolori articolari, ossei o muscolari in realtà hanno una base osteopatica.

Innanzitutto una disfunzione osteopatica può compromettere direttamente la funzione vestibolare con gravi ripercussioni sull’equilibrio.

  • Soprattutto disfunzioni di tipo cranio sacrale, che coinvolgono la base del cranio, possono alterare la dinamica e la pressione del liquor e quindi, indirettamente, della perilinfa dell’orecchio interno.

L’Osteopatia è in grado di intervenire su un problema di tipo cranio sacrale attraverso le omonime tecniche; inoltre bisogna considerare che le disfunzioni cranio sacrali sono una delle principali cause di squilibri posturali per cui un intervento osteopatico è molto spesso risolutivo (vedi anche vertigini).

  • Le disfunzioni della colonna cervicale costituiscono un’altra importante causa di instabilità posturale.

I problemi osteopatici della colonna cervicale possono generare infatti compressioni a intermittenza sulle arterie vertebrali e alterare l’afflusso di sangue diretto al cervello.

Come conseguenza si sviluppano problemi di instabilità poiché, nel momento in cui manca l’afflusso di sangue, si può generare un problema di equilibrio, magari di frazioni di secondo, ma sufficiente a destabilizzare la postura della persona. Molte cadute accidentali dipendono da meccanismi del genere.

L’Osteopatia interviene su questo tipo di problema con opportune tecniche dolci a rischio zero, non traumatiche, assolutamente indolori ed estremamente efficaci finalizzate al ripristino della corretta dinamica del tratto cervicale.

  • Per quanto riguarda la postura, un altro grosso campo di intervento osteopatico è rappresentato dal piede.

A questo livello infatti sono presenti moltissimi recettori sensitivi, sia per quanto riguarda la sensibilità cutanea che articolare. Detti recettori inviano informazioni al cervelletto e ad altre strutture centrali, da cui vengono generate risposte per i muscoli antigravitari.

In questo modo la risposta muscolare viene adeguata alla situazione in tempo reale.

Quando è presente una disfunzione osteopatica a livello del piede o dell’arto inferiore, le informazioni cinestesiche e tattili risultano falsate in partenza e di conseguenza generano risposte inadeguate.

Il risultato è una compromissione del tono dei muscoli antigravitari e una postura scorretta.

In questo caso è necessario intervenire riequilibrando la dinamica del piede e dell’arto inferiore.

  • Problemi alla postura possono ancora derivare da disfunzioni osteopatiche viscerali, disfunzioni cioè che coinvolgono le fasce che avvolgono e sostengono dei visceri.

I visceri statisticamente più coinvolti sono gli organi sotto diaframmatici (stomaco e fegato), i reni e i visceri del piccolo bacino (vescica, utero e retto); inoltre anche le fasce endotoraciche e del mediastino possono essere soggette a disfunzioni in grado di compromettere la postura.

Le disfunzioni osteopatiche viscerali creano tensioni interne all’organismo tali da sbilanciare l’assetto posturale o creare vizi posturali.

Per esempio un Paziente che sta sempre “ingobbito” potrebbe presentare una disfunzione osteopatica endotoracica che letteralmente lo costringe a stare curvo in avanti. In un caso del genere è completamente inutile continuare a ripetere al Paziente di “stare drittto”: non riuscirà a riequilibrarsi da solo poiché le tensioni interne sono così potenti e costanti che, non appena “si dimentica di stare dritto”, torna immediatamente a curvare il dorso.

In questi casi è necessario intervenire sugli organi o sulle fasce in disfunzione e restituire loro la loro fisiologica possibilità di movimento.

In conclusione in moltissimi casi un problema posturale ha un’origine osteopatica; quindi una revisione osteopatica è assolutamente consigliata, in particolare durante il periodo dello sviluppo.

CASI REALI

Riporto il caso di un commerciante di 56 anni con una forte inclinazione sul lato destro irriducibile spontaneamente. Il problema era presente da anni e ha avuto un decorso lento: all’inizio era stato interpretato come un semplice vizio posturale ma successivamente ha assunto un carattere di maggiore stabilità fino a manifestarsi come un vero e proprio dismorfismo.

Il timore del Paziente era legato proprio all’andamento progressivo della situazione.

All’esame osteopatico la Paziente presentava una forte restrizione sulla base del cranio con un importante adattamento sull’osso sacro; inoltre era presente una restrizione di mobilità a livello del rene destro e una contrattura sul muscolo ileo psoas di destra.

Ridotte le disfunzioni il quadro è nettamente migliorato nel giro di pochi giorni, l’adattamento posturale è notevolmente cambiato in un tempo rapidissimo, soprattutto tenendo presente che il problema era in atto da anni.

La Paziente aveva già provato tutori ortopedici, ginnastiche correttive, bite e solette ortopediche: era in attesa di un intervento chirurgico.

DOTT.LUCA DAMIANI

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