Osteopatia

MAL DI TESTA DOPO MANGIATO

Mal di testa dopo mangiato, cosa fare?

Spesso ci accade di soffrire di cefalee dopo mangiato. Veniamo colpiti da un dolore continuo e non pulsante (cosa che avviene invece per l’emicrania), localizzato su entrambi i lati della testa. Questo disturbo può essere molto fastidioso e stressante poiché ci impedisce di svolgere al meglio le attività della giornata.

 

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In altri casi può essere vera Emicrania

L’emicrania è caratterizzata da una sensazione pulsante che causa dolore lancinante alla testa. Essa può interessare un solo lato della testa ed insorgere dopo aver consumato

determinati alimenti. La cefalea emicranica può essere accompagnata da nausea e vomito, capogiri e aumento della sensibilità alla luce.

Che cosa provoca il nostro dolore e come affrontarlo?

Si potrebbe pensare che ciò sia causato da un allergia a determinati alimenti, ma non è il nostro caso. Questo perché le allergie provocano dolori di natura differente e anche molto gravi.

Esempi di cibi che possono portare all’insorgenza di un attacco di emicrania più spesso includono latticello, yogurt, formaggio tipo gorgonzola, panna acida e altri alimenti che contengono tiramina. Anche altri cibi come cioccolato, salumi, fegato di pollo, banane, agrumi, salsa di soia e alimenti che contengono additivi possono portare all’insorgenza di cefalea dopo aver mangiato.

Potremmo essere piuttosto nel campo delle Intolleranze alimentari

Alcuni individui non sono in grado di tollerare il consumo di prodotti alimentari contenenti lattosio (intolleranza al lattosio) o glutine (intolleranza al glutine). Se consumati, questi cibi portano all’insorgenza di reazioni negative che si manifestano con diarrea, vomito e cefalea.

Evitare il consumo dei prodotti alimentari noti per contenere queste sostanze contribuirà a prevenire i sintomi di intolleranza alimentare, incluso il mal di testa. Tuttavia, per evitare carenze nutrizionali, è bene imparare quali alimenti possono essere utilizzati come sostituti per garantire all’organismo l’apporto dei nutrienti importanti (come proteine, vitamine e minerali) presenti in questi cibi.

Un’altra causa molto frequente è legata al reflusso gastroesofageo

Il consumo di alimenti piccanti e fritti  può aumentare la produzione di acido gastrico. Talvolta, l’acido risale nell’esofago attraverso la gola, una condizione nota come reflusso acido. Essa spesso è accompagnata da cefalea dopo aver mangiato, bruciore di stomaco, nausea, dolore o fastidio al petto e tosse.

Per evitare di sperimentare tali sintomi, si consiglia di evitare il consumo di alimenti grassi, piccanti e acidi, così come bevande alcoliche e gassate.

E’ consigliabile anche smettere di fumare, poiché anche il fumo può provocare reflusso acido.

Per combattere la cefalea tensiva ( la forma di mal di testa più comune) un buon rimedio senza ricorrere all’uso degli antinfiammatori,  che placano semplicemente il dolore e non fermano definitivamente la causa del dolore stesso, è l’Osteopatia.

Come rimediare al Mal di testa attraverso l’osteopatia

Molto importante in casi di cefalea è il trattamento manipolativo osteopatico.

Questo tipo di terapia senza effetti collaterali ed è generalmente gradevole per il paziente. Può essere indicata specialmente per chi voglia evitare gli effetti collaterali dei farmaci sintomatici (es. danno alla mucosa dello stomaco) e dei farmaci profilattici (sonnolenza, aumento dell’appetito e del peso).

L’approccio dell’Osteopata al paziente con cefalea è olistico,  cioè tiene conto di tutto il corpo e non solo della testa, perché la causa o concausa può risiedere altrove; tale approccio è necessariamente individuale, mirato sulle problematiche della persona stessa in quel momento.

L’osteopata può lavorare direttamente sulle cause della cefalea miotensiva, andando a togliere le tensioni e le restrizioni di mobilità della zona cervicale e della base del cranio. Può mitigare e migliorare tutte le influenze derivanti dallo stomaco, restituendo una giusta mobilità diaframmatica per ridurre il reflusso gastro esofageo. Può consigliare tutta una serie di accorgimenti posturali e legati allo stile di vita per ridurre i rischi legati allo stress e al quotidiano.  Potrebbe essere molto utile fare una tabella giornalieradegli alimenti che mangiamo indicando quando abbiamo gli attacchi di mal di testa. In modo da poter valutare le possibili cause.

Per questo motivo è importante capire se esista un legame tra la nostra alimentazione e i dolori alla testa.

Un alimentazione sana e corretta per la nostra persona ci può aiutare molto nel migliorare la nostra salute.

Casi clinici reali

A Roberto ragazzo di 30 anni soffriva molto spesso di mal di testa, in particolare nel week end, dopo aver fatto tutte le indagini strumentali ed essere stata visitata al centro cefalee, è stato consigliato di farsi visitare da un osteopata. In prima seduta abbiamo riscontrato una grossa tensione muscolare dalla base del cranio che scendeva sulla zona cervicale e sulla spalla sinistra.  Dal colloquio è emerso che i mal di testa erano preceduti da alimentazione diversa da quella del resto della settimana, nei giorni di pasto libero, all’interno dei quali assumeva glutine e lieviti.

Il trattamento è stato volto alla riduzione delle tensioni dalla regione gastrica, lavoro su esofago e zona cervicale. Da subito c’è stata una netta riduzione del mal di testa e della sensazione di pesantezza. Con l’aiuto di un’ alimentazione più corretta e trattamenti di controllo bimestrali siamo in grado di mantenere il benessere ed evitare ricadute.

Se vuoi approfondire il tema della Cefalea o dell’Emicrania ti consiglio vivamente di leggere la nostra intervista alla Dottoressa Luisa Fofi, Neurologa dei centri Rihabilita, da molti anni specialista nella diagnosi e cura del mal di testa: Intervista Dottoressa Fofi

DOTT. LUCA DAMIANI

Se al contrario pensi che il tuo mal di testa dipenda dalla cervicale guarda il nostro percorso di cura “BASTA MAL DI TESTA”:

www.bastamalditesta.it

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