Fisioterapia Ginocchio, Fisioterapia Sportiva

GINOCCHIO DEL SALTATORE

GINOCCHIO DEL SALTATORE (LE LESIONI DA SOVRACCARICO FUNZIONALE DEL TENDINE ROTULEO E LE TENDINOSI DEL TENDINE ROTULEO)

Le lesioni da sovraccarico funzionale del tendine rotuleo sono molto frequenti, poiché il tendine rotuleo è fondamentale in quasi tutte le attività sportive, soprattutto negli sport in cui si salta molto, come nel basket e la pallavolo.

Le lesioni sono collegate all’elevata sollecitazione dell’apparato estensore e anche al carico che deve sopportare il tendine rotuleo in attività esplosive come i balzi e gli scatti, situazioni che possono determinare lesioni parziali o un sovraccarico cronico del tendine.  In caso di alterazioni degenerative del tendine aumentano le probabilità che si verifichi una lesione.

Il meccanismo responsabile della lesione non è molto chiaro. Una possibile causa di questa lesione può essere il conflitto tra il polo inferiore della rotula e lo stesso tendine durante il movimento di flessione. Molte lesioni, soprattutto quelle parziali, sono localizzate a livello della faccia posteriore del tratto prossimale del tendine, a conferma che il conflitto può rappresentare la principale causa di queste lesioni.

SINTOMI

-Il più delle volte abbiamo dolore a livello del polo inferiore della rotula, soprattutto sotto sforzo, in particolar modo durante i salti nella pallavolo, nel basket e nella pallamano.

-E’ presente dolore alla palpazione in corrispondenza del polo inferiore della rotula all’inserzione del tendine rotuleo. Questo dolore è spesso molto localizzato e definito, e indica una lesione parziale o una tendinosi.

-Può esser presente un ispessimento del tratto prossimale del tendine rotuleo.

-Spesso si associa a questa lesione l’ipotrofia muscolare oppure la rigidità del quadricipite.

DIAGNOSI

Ovviamente un bravo clinico già individua la problematica, che sarà confermata da una risonanza magnetica o un’ecografia; in particolare, la RM può evidenziare l’area di degenerazione (tendinosi) o i segni di una lesione parziale cronicizzata.

TRATTAMENTO

Riguardo al trattamento vi parlo di Giuseppe, giocatore di pallavolo di 32 anni, che salta per i campi della regione dall’età di 8  e quindi le sue ginocchia sono state sollecitate un bel po’.

Negli ultimi 8 mesi ha iniziato ad avere dolore nella zona prossimale del tendine rotuleo di destra che progressivamente e’ aumentato e lo ha costretto ad interrompere l’attività sportiva, a consultare un ortopedico e a fare una risonanza che ha evidenziato una tendinosi del tendine  rotuleo.

L’ortopedico, che conosce il nostro staff, e quindi la nostra esperienza pluriennale nella nazionale italiana di basket ci ha inviato Giuseppe per provare un ciclo di fisioterapia prima di decidere se procedere con intervento chirurgico.

Con attenta valutazione abbiamo riscontrato in Giuseppe una ipomobilita’ della caviglia di destra che 2 anni prima aveva subito una distorsione durante una partita alla quale non era stata prestata molta attenzione, abbiamo evidenziato un deficit di tono dei muscoli di tutta la gamba rispetto alla contro laterale  e soprattutto un deficit di controllo dell’arto da parte del medio gluteo soprattutto nella fase di carico mono podalico della gamba.

A questo punto abbiamo impostato il percorso riabilitativo di Giuseppe:

Nella prima fase dovevamo ridurre lo stato infiammatorio del tendine, ma allo stesso tempo dovevamo mantenere il tono della muscolatura: siamo riusciti nel nostro intendo facendo tecar, soprattutto modalità  resistiva sul tendine e laser ad alta potenza per ridurre l’infiammazione, mentre abbiamo sottoposto la muscolatura della gamba ad una serie di esercizi di potenziamento in isometria per stimolare il tono senza irritare il tendine.

Nella seconda fase ci siamo concentrati sul ripristino dell’articolarita’ della caviglia e di correzione dell’allineamento della rotula attraverso tecniche manipolative e utilizzo di kynesio taping.

A questo punto eravamo pronti per la terza fase: abbiamo potenziato la muscolatura degli estensori e del medio gluteo soprattutto in eccentrica, dapprima con esercizi statici e macchinari: squat isometrico, pressa e leg extension; successivamente con esercizi più dinamici e funzionali, che progressivamente andavano a simulare i gesti che si effettuano su un campo di pallavolo. In questa fase abbiamo inserito il lavoro propriocettivo per rinforzare il controllo motorio e le capacità di coordinazione motoria di Giuseppe.

L’ultima fase e’ stata il reinserimento di Giuseppe nella sua squadra, lavorando in sintonia con il preparatore atletico e dopo due settimane di carichi differenziati e crescenti e’ tornato all’attività sportiva senza dolore.

Il percorso di Giuseppe e’ durato quattro mesi, ma gli ha permesso di evitare l’intervento chirurgico. Attualmente seguita a fare esercizi specifici per il suo ginocchio almeno due volte a settimana e una volta al mese viene a trovarci per un massaggio di scarico della muscolatura e trattamento osteopatico/posturale cosa che tutti gli atleti dovrebbero fare per ridurre di molto il rischio di infortuni.

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