Fisioterapia Schiena

COME CURARE LA LOMBOSCIATALGIA

DEFINIZIONE

La lombosciatalgia e’ un disordine neuro-muscolo-scheletrico caratterizzato da difficoltà di movimento e dolore nella zona lombare e lungo la gamba fino ad arrivare al piede.

EPIDEMIOLOGIA

Almeno il 30% delle persone durante la loro vita hanno almeno un episodio di lombosciatalgia, e’ più frequente negli uomini con fascia d’età che va dai 40 ai 50 anni.

CAUSA

La lombosciatalgia solitamente si manifesta a seguito di una irritazione del nervo sciatico che ha origine nella zona bassa della colonna vertebrale tra le vertebre lombari e quelle sacrali.

Questa irritazione può essere causata da un ernia del disco o da una protrusione, da una discolpati a degenerativa del tratto lombo sacrale ma anche da stenosi spinale e da spondilolistesi.

Qualche caso molto sfortunato può anche essere causato da tumori.

FATTORI CONTRIBUENTI

Molti possono essere i fattori che predispongono un individua a soffrire di lombosciatalgia, tra i più ricorrenti:

  • L’invecchiamento della colonna
  • il sovrappeso
  • la sedentarietà
  • lavori pesanti o con movimenti ripetuti.

SINTOMI

I sintomi più frequenti sono dolore nella zona lombare, il più delle volte unilaterale; dolore nella gamba fino al piede, lungo il decorso del nervo sciatico. Chi ne soffre molto spesso avverte nella gamba: formicolio, bruciore, tira, la sente addormenta, sensazione di morsa.

Molto spesso i sintomi aumentano stando seduti o camminando e qualche volta diminuiscono un po’ stando sdraiati sul fianco opposto a quello colpito. Nelle casi più gravi c’è una gran difficoltà anche nelle azioni semplici di vita quotidiana: lavare il viso, vestirsi etc.

DIAGNOSI

La diagnosi è clinica: con pochi test specifici si riesce a diagnosticare una lombosciatalgia. La causa può essere indagata attraverso una risonanza magnetica. In caso di segni neurologici evidenti (alterazione della sensibilità, dei riflessi e perdita di forza) può essere necessario effettuare una ELETTROMIOGRAFIA che dà indicazioni importanti su quanto il nervo e’ sofferente e quindi anche quale è l’approccio terapeutico migliore, ma anche i tempi di recupero.

IL METODO RIHABILITA

Per spiegare il nostro metodo racconto la storia di Salvatore, impiegato di 52 anni, che si è presentato nel nostro ambulatorio qualche mese fa.

Il nostro paziente ci ha raccontato che dopo aver sollevato un vaso in giardino ha sentito una fitta nella parte destra della schiena e che la mattina successiva e’ svegliato con un gran dolore non solo nella zona lombare ma anche lungo tutta la gamba destra, un dolore così forte da non riuscire ad appoggiare la gamba a terra e che. La stessa gamba aveva perso forza e la sensibilità rispetto alla gamba  sinistra era diversa.

Dopo la prima valutazione trovandoci di fronte a segni neurologici evidenti e tanto dolore abbiamo inviato Salvatore dal nostro Fisiatra Dott. Marco Caligiuri il quale dopo attenta visita ha da subito aiutato il nostro paziente con una cura farmacologica appropriata, ha stabilito il percorso riabilitativo e ha prescritto risonanza magnetica ed elettromiografia.

Il percorso riabilitativo era ben chiaro: dovevamo inizialmente togliere l’infiammazione che causava il dolore e successivamente dovevamo creare i presupposti per evitare in futuro altri episodi.

Nei primi giorni abbiamo sottoposto il nostro paziente a sedute di TECARTERAPIA, LASERTERAPIA, TERAPIA MANUALE ORTOPEDICA E APPLICAZIONE DI KYNESIOTAPE: questo approccio ci ha permesso da subito, insieme alla terapia farmacologica di ridurre infiammazione e sintomi.

A tre settimane Salvatore stava molto meglio e lo abbiamo inserito nel nostro percorso di rieducazione posturale: una volta a settimana il nostro paziente veniva sottoposto a tecniche di allungamento e di rinforzo per dare stabilità a tutto il suo corpo così da tenerlo lontano da nuovi episodi di lombosciatalgia.

Nell’ultima seduta, siccome Salvatore, aveva il desiderio di andare in palestra ad allenarsi abbiamo preparato un foglio da consegnare ai futuri istruttori consigliando quali erano gli esercizi migliori e quelli da evitare.

Adesso Salvatore sta bene, si allena regolarmente in palestra e la sua colonna vertebrale e’ forte, stabile e non fa più male.

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